Vopisco Giulio Iullo

Vopisco Giulio Iullo
Console della Repubblica romana
Nome originaleVopiscus Iulius Iullus
GensIulia
Consolato473 a.C.

Vopisco Giulio Iullo (in latino: Vopiscus Iulius Iullus; ... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano del V secolo a.C.

Biografia

Vopisco Giulio Iullo apparteneva alla nobile gens Giulia, una delle più antiche e conosciute gens patrizie dell'antica Roma. Era figlio di Gaio Giulio Iullo, fratello di Gaio Giulio Iullo e padre di Lucio Giulio Iullo, console nel 430 a.C. e censore nel 424 a.C..

Nel 473 a.C. divenne console con Lucio Emilio Mamercino[1][2], anche se lo stesso Livio racconta che alcuni annali riportano Opitro Verginio come console per quell'anno[1].

In assenza di azioni militari da intraprendere, sotto il loro mandato i consoli dovettero far fronte ad esigenze sociali e alla domanda di assegnazione di terre pubbliche per i cittadini bisognosi. Per la mancata assegnazione delle terre pubbliche, il tribuno della plebe Gneo Genucio citò in consoli dell'anno precedente, Aulo Manlio Vulsone e Lucio Furio Medullino. Ma il giorno fissato per lo svolgimento del processo il tribuno fu trovato morto in casa, senza che sul cadavere vi fossero segno evidenti di violenza; la sua assenza impedì lo svolgimento del processo, che fu di fatto annullato[3].

I due consoli poi indissero una leva militare, ma quando Publilio Volerone si rifiutò decisamente di essere arruolato come soldato semplice, rivendicando di essere stato centurione, scoppiarono dei disordini. I littori furono malmenati e i consoli dovettero rifugiarsi all'interno della Curia[4], rinunciando poi alla leva e ad ogni altra azione repressiva. Le loro lamentele dell'episodio, presentate in Senato dopo la conclusione dei disordini, non ebbero seguito, volendo i senatori evitare lo scontro con la plebe[4][5].

Note

  1. ^ a b Tito Livio, Ab Urbe Condita Libri, II, 54.
  2. ^ Dionigi, Antichità romane, Libro IX, 37
  3. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libro IX, 37-38.
  4. ^ a b Tito Livio, Ab Urbe Condita Libri, II, 55.
  5. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libro IX, 39.

Bibliografia

Fonti primarie

Fonti secondarie

  • William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. II, Boston, Little, Brown, and Company, 1867.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Predecessore Fasti consulares Successore
Aulo Manlio Vulsone
e
Lucio Furio Medullino
(473 a.C.)
con Lucio Emilio Mamercino III
Lucio Pinario Mamercino Rufo
e
Publio Furio Medullino Fuso
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