Similitudine (geometria)

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Gli oggetti aventi lo stesso colore sono simili.

La similitudine è una trasformazione geometrica, del piano o dello spazio, che conserva i rapporti tra le distanze. In altre parole, una trasformazione f {\displaystyle f} del piano (o dello spazio) in sé è una similitudine se e solo se esiste un numero reale positivo k {\displaystyle k} tale che:

d ( f ( A ) , f ( B ) ) = k d ( A , B ) {\displaystyle d(f(A),f(B))=k\cdot d(A,B)}

per ogni coppia di punti ( A , B ) . {\displaystyle (A,B).}

Ogni similitudine si può ottenere dalla composizione di una omotetia e una isometria, o viceversa.

Queste trasformazioni mantengono la "forma" (non vengono modificati gli angoli) dell'oggetto, pur cambiandone la posizione, l'orientazione o la grandezza; quindi due oggetti simili hanno la stessa "forma".

Esempi

Due circonferenze nel piano sono sempre simili. Tutti i quadrati sono simili: più in generale, tutti i poligoni regolari con un numero fissato di lati sono simili.

Tutte le parabole sono simili fra loro, mentre ellissi ed iperboli non lo sono necessariamente.

Quando due oggetti P {\displaystyle P} e Q {\displaystyle Q} sono simili, si scrive generalmente

P Q . {\displaystyle P\sim Q.}

Geometria affine

In geometria affine, una similitudine del piano cartesiano è una particolare affinità

f ( x ) = A x + b . {\displaystyle f(x)=Ax+b.}

In questa notazione x {\displaystyle x} indica un generico punto del piano ( x 1 , x 2 ) {\displaystyle (x_{1},x_{2})} , mentre A {\displaystyle A} è una matrice 2x2

A = ( a 11 a 12 a 21 a 22 ) {\displaystyle A={\begin{pmatrix}a_{11}&a_{12}\\a_{21}&a_{22}\end{pmatrix}}}

e b {\displaystyle b} è un vettore colonna fissato ( b 1 , b 2 ) {\displaystyle (b_{1},b_{2})} . Nella notazione si fa uso della moltiplicazione fra matrici.

Una affinità descritta in questo modo è una similitudine se e solo se:

a 11 2 + a 21 2 = a 12 2 + a 22 2 = | a 11 a 22 a 12 a 21 | = | det A | 0. {\displaystyle a_{11}^{2}+a_{21}^{2}=a_{12}^{2}+a_{22}^{2}=|a_{11}\cdot a_{22}-a_{12}\cdot a_{21}|=|\det A|\neq 0.}

Questo è equivalente a chiedere che i coefficienti a i j {\displaystyle a_{ij}} siano non tutti nulli e che una delle due seguenti condizioni sia verificata:

  • a 11 = a 22 a 12 = a 21 {\displaystyle a_{11}=a_{22}\wedge a_{12}=-a_{21}} , oppure
  • a 11 = a 22 a 12 = a 21 {\displaystyle a_{11}=-a_{22}\wedge a_{12}=a_{21}} .

Nel primo caso, il determinante di A {\displaystyle A} è positivo, la similitudine preserva l'orientazione e si dice diretta. Nel secondo caso il determinante è negativo, l'orientazione è ribaltata e si dice inversa.

Poligoni

Misurazioni tramite il calcolo di poligoni primi (stampa del 1607)

Triangoli simili

Esistono alcuni criteri che permettono di determinare se due triangoli sono simili, il primo è il più noto:

  1. Due triangoli sono simili se e solo se hanno ordinatamente tre angoli congruenti.
    • Corollario 1. Due triangoli equilateri sono simili.
    • Corollario 2. Due triangoli rettangoli, con un angolo acuto congruente, sono simili.
    • Corollario 3. Due triangoli isosceli, con gli angoli al vertice congruenti, sono simili.
  2. Due triangoli A B C {\displaystyle ABC} e D E F {\displaystyle DEF} aventi: due lati proporzionali e l'angolo compreso congruente
    • A B D E = B C E F {\displaystyle {AB \over DE}={BC \over EF}}
    • gli angoli in B {\displaystyle B} e in E {\displaystyle E} sono uguali,
    sono simili.
    • Corollario. Due triangoli rettangoli sono simili se hanno i cateti in proporzione
  3. Due triangoli A B C {\displaystyle ABC} e D E F {\displaystyle DEF} aventi: i lati proporzionali
    A B D E = A C D F = B C E F {\displaystyle {\frac {AB}{DE}}={\frac {AC}{DF}}={\frac {BC}{EF}}}
    sono simili.

Poligoni simili

Esistono criteri analoghi per due poligoni arbitrari nel piano. Il più importante è il seguente:

Due poligoni sono simili se hanno gli angoli corrispondenti congruenti e i lati corrispondenti in proporzione.

In verità, non è necessario effettuare la verifica su tutti gli angoli e tutti i lati: è possibile escludere

  • due lati qualsiasi consecutivi e l'angolo compreso tra essi, oppure
  • due angoli qualsiasi consecutivi e il lato compreso tra essi, oppure
  • tre angoli consecutivi.

Se il poligono non è un triangolo, non è vero che due poligoni aventi gli angoli interni uguali sono simili: ad esempio, due rettangoli hanno sempre gli stessi angoli interni, ma sono simili soltanto se hanno lo stesso rapporto fra i lati.

Numeri complessi e figure auto-similari

Numeri complessi

Lo stesso argomento in dettaglio: Similitudine nel piano complesso.
Il triangolo di Sierpiński è un frattale.

Ogni similitudine fra due oggetti nel piano può essere elegantemente espressa tramite l'uso dei numeri complessi. È sufficiente descrivere il piano come piano complesso: in questo modo, ogni similitudine è esprimibile tramite una trasformazione lineare del tipo

z a z + b {\displaystyle z\mapsto az+b}

oppure

z a z ¯ + b , {\displaystyle z\mapsto a{\bar {z}}+b,}

dove a {\displaystyle a} e b {\displaystyle b} sono due numeri complessi, e z ¯ {\displaystyle {\bar {z}}} è il complesso coniugato di z . {\displaystyle z.}

Frattali

Lo stesso argomento in dettaglio: Frattale.

Un frattale è un oggetto geometrico autosimilare: ogni sua piccola parte contiene un oggetto simile all'oggetto grande.

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Collegamenti esterni

  • (EN) similarity, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • (EN) Eric W. Weisstein, Similitudine / Similitudine (altra versione), su MathWorld, Wolfram Research. Modifica su Wikidata
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