Consiglio rivoluzionario birmano

Consiglio rivoluzionario birmano
StatoBirmania
TipoConsiglio
Istituito2 marzo 1962
Soppresso3 marzo 1974
PresidenteNe Win
SedeYangon, Birmania
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Il Consiglio rivoluzionario birmano (ပြည်ထောင်စု တော်လှန်ရေး ကောင်စီ အဖွဲ့, abbreviato come URC, dall'inglese Union Revolutionary Council) era l'organo governativo supremo della Birmania (oggi Myanmar), la cui durata va dal 2 marzo 1962, in seguito alla caduta del governo civile di U Nu, al 3 marzo 1974, con la promulgazione della Costituzione della Birmania del 1974 e trasferimento del potere all'Assemblea del Popolo (Pyithu Hluttaw), la nuova legislatura unicamerale del paese.[1][2]

Le idee alla base del Consiglio rivoluzionario erano racchiuse nella cosiddetta via birmana verso il socialismo, che aspirava a convertire la Birmania in uno stato socialista democratico autosufficiente.[2] Il 4 luglio 1962, l'URC fondò il Partito del Programma Socialista della Birmania (PPSB o anche BSPP, dall'inglese Burma Socialist Programme Party), l'unico partito politico legale del paese che Donald M. Seekins afferma fosse modellato secondo le linee guida del partito rivoluzionario marxista-leninista.[3] Dal 1962 al 1971, il PPSB passò dall'essere un partito di alti ufficiali (composto da membri di élite del Consiglio rivoluzionario) a un partito di massa.[3] Nel primo congresso, il partito constava di 334 226 iscritti,[3] mentre nel 1981 il PPSB era arrivato a 1 500 000 iscritti.[3]

Guida

Il Consiglio rivoluzionario birmano era guidato da Ne Win, suo presidente, e da 16 ufficiali anziani.[4]

I membri fondatori del Primo Consiglio rivoluzionario, tutti ufficiali militari, erano:[1][5][6][7]

  1. Generale Ne Win BC-3502 (Presidente dello staff generale)
  2. Brigadiere generale Aung Gyi BC-5458 (Vicepresidente dello staff generale) (forze armate)
  3. Commodoro Than Pe (died 1962) (Vicepresidente dello staff generale (marina)
  4. Brigadiere General Thomas 'Tommy' Cliff (Vice-Chief of General Staff) (aeronautica) (dimessosi nel 1964)
  5. Brigadiere General Tin Pe (dimessosi nel 1970) BC-3508 (Quartiermastro generale)
  6. Colonnello Than Sein BC-3574 (Colonnello dello staff generale)
  7. Colonnello Kyaw Soe (andato in pensione nel 1974) BC-3526 (Vicequartiermastro generale)
  8. Colonnello Chit Myaing (dismissed 1964) BC-3520 (Vicequartiermastro generale)
  9. Colonnello Khin Nyo (dismissed 1965) BC-3537 (Direttore generale del direttorato dell'addestramento militare)
  10. Colonnello Hla Han (Direttore generale del direttorato dei servizi medici)
  11. Brigadiere Generale San Yu BC-3569 (Comandante del Comando militare del nord)
  12. Brigadiere Generale Sein Win BC-3525 (Comandante del Comando militare centrale)
  13. Colonnello Thaung Kyi BC-3523 (Comandante del Comando militare del sud-est)
  14. Colonnello Kyi Maung (sacked 1963) BC-3516 (Comandante del Comando militare del sud-ovest)
  15. Colonnello Maung Shwe (resigned 1972) BC-3575 (Comandante del Comando militare dell'est)
  16. Colonnello Saw Myint (sacked 1964) BC-3518 (Amministratore delle regioni di confine)
  17. Colonnello Tan Yu Sai (resigned 1968) BC-5090 (Vicecommissario generale della polizia popolare)

Note

  1. ^ a b L.C. Heinz, An Analysis of the Current Situation in Burma, in US Department of State, 6 marzo 1962. URL consultato l'11 ottobre 2012.
  2. ^ a b Albert D. Moscotti, Burma's Constitution and Elections of 1974, Institute of Southeast Asian Studies, 1977, pp. 171-172.
  3. ^ a b c d Donald M. Seekins, Historical Dictionary of Burma, Scarecrow Press, 2006, ISBN 978-0-8108-5476-5.
  4. ^ Historical Background, in Burma Yearbook 2000, 2000. URL consultato l'11 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2013).
  5. ^ "A Voluntarily abdicated Majesty" or "A Usurper": A Brief Political History of Ne Win (PDF), su burmadigest.info. URL consultato l'11 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2013).
  6. ^ Mya Maung, The Burma Road to Poverty, Praeger, 1991, pp. 119, ISBN 978-0-275-93613-6.
  7. ^ Yoshihiro Nakanishi, Strong Soldiers, Failed Revolution : The State and Military in Burma, NUS Press, 2013, p. 102, ISBN 978-9971-69-702-0.
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