Camp 7 - Lager femminile

Camp 7 - Lager femminile
Titolo originaleLove Camp 7
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1969
Durata94 min
Genereorrore, thriller, guerra
RegiaLee Frost
SoggettoBob Cresse
SceneggiaturaWes Bishop (non accreditato)
ProduttoreBob Cresse
FotografiaLee Frost
Effetti specialiHarry Woolman
Interpreti e personaggi
  • R.W. Cresse: Commandant
  • Maria Lease: WAC Lt. Linda Harman
  • Kathy Williams: WAC Lt. Grace Freeman
  • Bruce Kemp: Sgt. Klaus Müller
  • John Aiderman: Capt. Robert Calais
  • Rodger Steel: Gen. Erich von Hamer
  • Rod Willmouth:
  • Dave Friedman: Col. Max Kemp
  • Patricia Roddy:
  • John Riazzi:
  • Carolyn Appelby:
  • Louis Mazzarella:
  • Ken Sims:
  • Larry Martinelli: Generale russo
  • Shelly Martin:
  • Natasha Steel:
  • Robert Baker:
  • Jo Ellen:
  • Wes Bishop: Sgt. Gotthardt (non accreditato)
  • Lee Frost: Tassista (non accreditato)
  • Warren James: nazista coi baffi (non accreditato)
  • James E. McLarty: Major Latham (non accreditato)
  • Colleen Murphy: Raina (non accreditato)
  • Phil Poth: Fire Hose Man (non accreditato)

Camp 7 - Lager femminile (Love Camp 7) è un B-movie statunitense del genere women in prison Nazi exploitation del 1969, diretto da Lee Frost e scritto da Wes Bishop e Bob Cresse, con il secondo dei due che interpretò nel film un sadico comandante del campo.

Trama

Il film segue due agenti donna britanniche (interpretate da Maria Lease e Kathy Williams) che si offrono volontarie per infiltrarsi sotto copertura in un campo di prigionia nazista per raccogliere informazioni su una detenuta e, possibilmente, per trarla in salvo. Le donne prigioniere del campo sono costrette a prostituirsi per il piacere degli ufficiali tedeschi e sono soggette a trattamenti umilianti, torture, e stupri. Quando le due agenti vengono a conoscenza che il loro obbiettivo è tenuto in isolamento, una di esse fa in modo di essere punita per riuscire a stabilire un contatto. Questo comporta per il Luogotenente Harman (Lease) l'essere spogliata ed appesa per i polsi. L'altra donna in isolamento usa il suo corpo per liberare Harman ed insieme provano a scappare. Il piano di fuga si conclude in un'apicale battaglia. Il film mostra nudi integrali femminili frontali per la maggior parte del tempo.

Accoglienza

Il film è considerato un film di culto, dato che rappresenta l'inizio di una serie di Film d'exploitation aventi come trama le women in prison nel 1970, titoli come Rivelazioni di un'evasa da un carcere femminile (1971) e The Big Bird Cage (1972), entrambi prodotti da Pam Grier uno dei più noti nomi del genere. È stato anche il primo film del Nazi exploitation del genere ambientato nei campi di concentramento, genere che include Ilsa, la belva delle SS (1974) che venne prodotto da David F. Friedman e con numerose sequenze dirette da Dyanne Thorne come personaggio principale, ed il nostrano La svastica nel ventre (1977) nonché L'ultima orgia del III Reich (1977), l'ultimo dei quali aiutò la carriera di Daniela Poggi nello show business.

Nel Regno Unito è stato incluso nella lista censoria dei Video nasty e gli è stato imposto il divieto totale di distribuzione[1].

Note

  1. ^ (FR) Michel Tabbal, Fred Pizzoferrato e Eric Peretti, Darkness, censure et cinéma (4. Video Nasties), LettMotif, 19 ottobre 2018, ISBN 978-2-36716-258-4. URL consultato il 28 novembre 2019.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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